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Il convegno sull'HPC: Cambridge e Federico II si confrontano per trovare sinergie.

Fotografia server SCoPE

 
Si è concluso con successo il convegno del 5 maggio 2011 dal titolo "HPC solutions by Dell", organizzato dalla Dell SpA in collaborazione con l'Ateneo Federico II; molti i partecipanti presenti nella Sala Azzurra del Complesso Universitario di Monte Sant'Angelo, provenienti da enti pubblici e privati - università campane, aziende ospedaliere, enti di ricerca, aziende di ICT, ... -  e disparati i temi affrontati dai relatori.
Dopo il successo del Summit Accelerating Understanding al CERN a Ginevra e al SARA ad Amsterdam, questo evento è il primo di una serie di road show che si terranno in Europa durante il 2011 e che saranno incentrati sulle richieste della comunità HPC italiana allo scopo di incoraggiare la discussione e il dibattito.

Come ha sottolineato in apertura il Preside della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, prof. Roberto Pettorino, il convegno ha rappresentato un momento importante per mettere a confronto le esperienze dei due atenei europei Federico II e Cambridge nel campo del calcolo ad alte prestazioni.

Si è parlato del progetto SCoPE (nato nel 2006 con l'obiettivo di creare un'infrastruttura di supercalcolo, basata sul paradigma del Grid e sulle più moderne tecnologie di calcolo distribuito, a supporto della ricerca di base ed delle Piccole e Medie Imprese) e delle relative aree di ricerca quali l'astrofisica, la fisica subnucleare, la matematica numerica e le scienze della vita. Sulla base di una preesistente infrastruttura di rete metropolitana, l'architettura di S.CoPE. prevede di integrare le risorse di calcolo e storage attualmente disponibili con nuovo hardware ad alte prestazioni, da inglobare in un unica piattaforma di tipo Grid, collegata alle altre infrastrutture di griglia nazionali ed internazionali.

Il Direttore dell'HPC Service di Cambridge, dott. Paul Calleja, ha illustrato il funzionamento del Data Center dell'università inglese - tra le migliori a livello internazionale - e il lungo percorso che ha portato il "Cambridge HPC service" a essere uno dei sistemi più veloci al mondo, in termini di calcolo numerico. Molte le domande poste in sala al Direttore, dalla virtualizzazione su grande scala, ancora non completamente sfruttata, ai servizi di configurazione delle macchine da parte degli utenti e le policy per PMI e spin-off universitari. Per le risorse esterne, spiega il Direttore, l'università di Cambridge ha fondato una piccola società per azioni impegnata in attività imprenditoriali e commerciali; ad esempio, l'anno scorso il 10% delle risorse è stato venduto a un unico cliente, un team di formula uno inglese, e quest'anno si conta di vendere all'esterno il 15% delle risorse totali. <<Il settore pubblico e statale deve cominciare a usare un pò meglio il suo patrimonio, cercando di ottenere dei rendimenti sugli investimenti che fa: l'idea di utilizzare le risorse pubbliche per generare dei finanziamenti per mantenere le risorse pubbliche stesse è un'idea che mi sembra ottima e che diventerà sempre più diffusa. Ci sono degli alti margini in questo tipo di lavoro, e gli utili finanziano così l'utilizzo del sistema per le restanti attività >> , conclude così il suo intervento il dr. Calleja.

E' stata, inoltre, sottolineata l'importanza della collaborazione di Dell con la comunità europea di HPC, grazie a soluzioni potenti, affidabili e scalabili, studiate per risolvere i problemi dei clienti, riducendo contemporaneamente la complessità e offrendo possibilità di scelta.

A chiusura dei lavori, gli intervenuti hanno potuto visitare il Data Center SCoPE e vedere all'opera i 304 server del centro di calcolo, per un totale di ben 2432 processori, fondamentali per dare un forte impulso alle attività di ricerca e sviluppo a livello nazionale ed europeo.
 

 
 
 
 
 
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