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Un milione di ore di lezione in aula prenotate con Go-In

 
Immagine schermata Go-In

Intervista al prof. Carlo Sansone

Il prof. Carlo Sansone, Presidente del CSI, ai microfoni di Ateneapoli racconta l'esperienza degli studenti per prenotare il posto in aula, attraverso l'applicazione Go-In, a cui lo studente può accedere con l’identità Unina oppure con Spid. 
Qualche dato in merito all’utilizzo di Go-In sino ai primi di ottobre: gli studenti hanno cercato di prenotare il posto in aula per quasi un milione di ore (per la precisione 985.841); il 48% delle prenotazioni è andato a buon fine, mentre nei restanti casi il posto non era disponibile. Tra le prenotazioni del posto in aula, il 23% è stato effettuato direttamente dal sistema (che ha spostato gli studenti alla settimana successiva quando il posto non era disponibile), l’81% usando le credenziali di Ateneo e il resto tramite SPID.

In accordo con le disposizioni in materia di covid, all’atto della prenotazione lo studente dovrà dichiarare il possesso del Green Pass, in assenza del quale non potrà proseguire nell’operazione; la voglia di essere in presenza è tanta ma, purtroppo, si scontra con una serie di limitazioni che gli Atenei sono obbligati a seguire. 

Go-In, al momento, permette agli studenti di prenotare solo la postazione in aula, ma, come ha precisato il prof. Sansone nell'intervista, è in fase di verifica l’introduzione di un software per la prenotazione dei posti in biblioteca ed eventualmente anche nelle aule studio.
 
Il CSI, prosegue il prof. Sansone, in sinergia con gli uffici tecnici, ha contribuito ad una serie di interventi capillari volti a dare la possibilità, nei vari plessi, di effettuare la didattica blended in tutte le aule: gli interventi sul sistema audio-video hanno reso il collegamento dei computer d’aula molto più semplice e rapido, con ottimi risultati e grande soddisfazione dei docenti.
Infine, nel prossimo bilancio, aggiunge il prof. Sansone, verrà apportato un aumento delle spese destinate ai servizi per gli studenti, tra cui, ad esempio, la digitalizzazione della  procedura legata alla carriera degli studenti Erasmus.

Sotto il profilo informatico, dunque, l’Ateneo sta funzionando, senza ovviamente trascurare i margini di miglioramento.

 
 
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